MA.IN.A., azienda di Peschiera Borromeo alle porte di Milano, è in grado di proporre la soluzione più adatta per il monitoraggio di pressione.
Il gruppo tedesco Suco, che si occupa di monitoraggio della pressione e offre un’ampia gamma di pressostati elettronici, meccanici e trasduttori di pressione e Renk, che si occupa di supporto a strisciamento per motori elettrici e generatori sono le due partnership di ma.in.a. Il settore applicativo è quello dell’oleodinamica, ma già da una quindicina di anni i pressostati meccanici Suco sono impiegati anche in campo medicale, nel food, nel packaging e nel monitoraggio di sistemi e impianti industriali.
Il Gruppo Suco include anche la divisione Transmission Technology che si occupa di freni e frizioni elettromagnetiche e centrifughe a disegno.
Del Gruppo fa parte anche la società inglese ESI specializzata nella produzione di trasduttori e trasmettitori di pressione, estensimetri (divisione TSM) e sistemi di trasmissione dati (divisione SIGTEL).
UNA GAMMA DIVERSIFICATA
Il Gruppo Suco propone una vasta gamma di dispositivi idonei a risolvere le diverse problematiche del comparto. In particolare, i pressostati meccanici, con autodiagnosi e connettore integrato, i pressostati elettronici e i trasduttori di pressione serie high-performance permettono di raggiungere e anticipare le esigenze attuali e future di affidabilità, sicurezza e prestazioni richieste nelle differenti applicazioni.
“Grazie alle differenti esperienze che convergono in ma.in.a., siamo in grado di offrire la soluzione più adatta per ogni tipo di richiesta che riguardi il monitoraggio pressione”, spiega Marco Manueddu, manager della B.U. Suco Group. “Il nostro approccio operativo è la costante ricerca della soluzione più semplice e più affidabile per tutte le necessità nei nostri clienti”.
PRODOTTI AFFIDABILI E ROBUSTI
Il materiale del corpo dei trasduttori ESI è tipicamente l’acciaio inox 316L, ma può essere impiegata la plastica, il titanio e l’hastelloy C.
Il cavo di serie, in poliuretano, offre un’ottima compatibilità con diversi fluidi, ma è anche in Nylon o il PTFE. Un punto di forza dei trasduttori di
livello a immersione ESI è l’ampia possibilità di personalizzazione, che contribuisce a rendere il prodotto ESI affidabile e robusto anche in
presenza di inquinanti o fludi aggressivi. I trasmettitori della serie PR possono venire calibrati e marcati al laser sul corpo in funzione dell’unità di misura e del fluido dell’applicazione, rendendo più preciso e agevole il monitoraggio.
A seconda dell’impiego e del budget si possono fornire versioni con ventilazione o sigillate e con cavo fino a 500 m. Il diametro dei sensori di livello a immersione ESI è di 16 o 25 mm (PR3441 e PR3442), compatibile con la maggior parte delle applicazioni in vasche o in perforazioni, ma qualora vi siano fanghi o scorie sul fondo della vasca o del bacino, è consigliabile l’utilizzo della versione PR3420, dotata dell’apposito piatto.
Come di consueto sono disponibili versioni con accuracy NLHR 0,15 BFSL e rispondenti alle norme ATEX/ IECEx.